The Handmaid’s Tale – Il Racconto dell’Ancella al Teatro Basilica dal 10 al 15 marzo 2020

Teatro Basilica 10 | 15 marzo

Viola Graziosi in The Handmaid’s Tale – Il Racconto dell’Ancella

tratto dal romanzo di Margaret Atwood 

traduzione Camillo Pennati per Ponte alle Grazie  regia Graziano Piazza  consulenza letteraria Loredana Lipperini consulenza artistica Laura Palmieri musiche originali Riccardo Amorese produzione Artisti Riuniti

Il totalitarismo teocratico di Galaad arriva a Roma. Viola Graziosi sarà in scena al Teatro Basilica dal 10 al 15 marzo con lo spettacolo The Handmaid’s Tale – Il Racconto dell’Ancella, tratto dal romanzo di Margaret Atwood, traduzione di Camillo Pennati per Ponte alle Grazie, regia Graziano Piazza; musiche originali Riccardo Amorese.

Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico scritto nell’85 della canadese Margaret Atwood, tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne in tutto il mondo. Attraverso il ritrovamento di una confessione registrata, siamo rapiti dal racconto di un’ancella. Non sappiamo da dove ci parli, quale luogo e quale tempo, ma riconosciamo che parla proprio a noi, donne e uomini di questa società contemporanea. L’ancella porta in sé l’urgenza della domanda che brucia, la nostra responsabilità. Ci interroga sulla libertà, su ciò che ne facciamo e soprattutto su quale sia realmente la libertà delle donne. Diventa un simbolo, ma anche l’incubo di un futuro prossimo possibile, un monito che ci tiene in guardia.

Viola Graziosi ha portato in scena “The Handmaid’s Tale” al Napoli Teatro Festival sabato 6 luglio nella Galleria Toledo. Lo spettacolo è nato l’8 marzo 2018 in occasione della Giornata della donna per il “Teatro di Radio3”, con una diretta dalla sala A di via Asiago a Roma, a cura di Laura Palmieri. Nel suo romanzo Atwood immagina: “la Repubblica di Galaad, devastata da guerre, inquinamento e sterilità, dove le donne sono strettamente sorvegliate e rigidamente divise in categorie distinguibili dal colore dei loro vestiti: azzurro intenso per le Mogli dei Comandanti; verde smorto le Marte, donne sterili e attempate che svolgono i servizi domestici; marrone spento per le Zie, guardiane e sorveglianti; rosso le Ancelle, le sole in grado di procreare, sottomesse alla Repubblica per essere fecondate dai Comandanti, le cui mogli cresceranno i loro figli. Nessuna può disobbedire o disattendere al proprio ruolo, pena la morte o la deportazione nelle Colonie”.

A raccontare i fatti, tra dimensione onirica, incubo e minuti dettagli quotidiani, è la
la protagonista. E quindi Viola Graziosi racconta di un mondo troppo simile al nostro dietro le apparenze. La traduzione è di Camillo Pennati per Ponte alle Grazie, la consulenza letteraria di Loredana Lipperini, quella artistica di Laura Palmieri, musiche originali di Riccardo Amorese, spettacolo prodotto da Artisti Riuniti.

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